«Bene. Io non lo proverò, grazie.»
Inizia praticamente così l’articolo di Eliana Liotta, una giornalista/scrittrice di IO Donna che pubblica questo pezzo sul CrossFit.
Beh, mi dispiace avvisarla che lei, un po’ di CrossFit lo ha già provato. Quando? Ogni volta che usa un bagno alla turca per fare la pipì sta facendo un air squat. Speriamo proprio che non sia pericoloso…
Ecco l’articolo, leggetelo prima di andare avanti
Non il solito pezzo, ma una cosa molto interessate: dichiarare il CrossFit una disciplina pericolosa. Pericolosa e rischiosa per la salute, una pratica capace di portare alla morte, a quanto pare.
E qui il mio cervello si accende e recupera una divertente statistica: «Statistiche sui decessi assurdi».
E scopro che al mondo muoiono 13 persone all’anno schiacciate dai distributori automatici. Un attimo! 450 persone cadendo dal letto.
Ora, quanti morti ha fatto il CrossFit lo scorso anno? Sicuramente meno delle macchinette delle merendine, ve lo assicuro. E ancora meno delle merendine stesse.
Se si vuole scrivere un pezzo in cui forzare la questione degli allenamenti portati oltre il limite umano, credo che a questo mondo ci siano discipline sportive come l’ultramarathon o l’ironman che si prestano molto meglio allo studio sui rischi di morte durante l’attività fisica.
E invece tutti i venerdì mattina Sportweek ci regala articoli in cui eleva a dei quei pazzi che si fanno 1000 Km di nuoto, corsa e bicicletta in 24 ore.
Cos’ha il CrossFit di pericoloso? L’utilizzo di sovraccarichi? Beh, a me piace sottolineare che ci sono molte più segretarie che pesisti con il mal di schiena e «la cervicale».
L’allenamento con i sovraccarichi, eseguito a corpo libero specialmente, è il miglior toccasana per chi vuole mettersi in forma. E se unito a sessioni di allenamento aerobico, può essere il vero elisir di lunga vita.
Se Eliana vuole puntare il dito verso quei cani di allenatori o personal trainer che strizzano fino all’osso ciccioni e signore palesemente fuori forma, beh, come darle torto? Purtroppo la categoria dei trainer è invasa da esaltati mitomani senza un minimo di vera preparazione e senza alcuna competenza. Allenare una ragazza partendo dall’ABC dei movimenti fondamentali di pesistica e ginnastica ha vantaggi riconosciuti da anni da tutto il mondo scientifico, non solo da Belen o dalla Canalis.
CrossFit è una metodica di allenamento, non un programma.
L’ Italia è la patria delle palestre low cost stipate dagli stessi macchinari progettati per Arnold Schwarzenegger e Lou Ferrigno, ma non mi pare di aver mai visto culturisti in quelle palestre.
Non va confusa la metodica di allenamento con il programma di allenamento.
CrossFit ha il vantaggio di rimettere il corpo e il movimento, non il singolo muscolo, al centro dell’esercizio e dell’allenamento.
Il discorso bimbi e anziani eviterei di affrontarlo perché lo trovo di una banalità allarmante. I bambini italiani passano 6/7 ore 5 o 6 giorni a settimana seduti con le gambe sotto ad un banco. Dire che far fare loro della ginnastica a corpo libero è pericoloso è da fuori di testa. Io trovo assurdo il contrario: tutto quel tempo sui libri sta creando una generazione di geni? Non mi pare. La mia «classe» (1982) passava solo 24 ore alla settimana alla scuola elementare e altre 15, più o meno, al campetto di basket e calcio sotto casa. Vi assicuro che non ho alcun complesso di inferiorità intellettuale rispetto ai geni usciti dalle scuole a tempo pieno. Anzi.
Ora, pensare che qualcuno possa rischiare la propria vita facendo attività fisica allo stremo delle proprie possibilità è un discorso così scontato e ovvio che una giornalista di un certo spessore dovrebbe evitare di affrontare.
Sostenere invece che una leggera attività aerobica è ottimale per mettersi in forma è, per contro, una falsità grossa come un palazzo. Se credi di essere in forma perché porti a pisciare il cane sotto casa due volte al giorno, beh… smettila di prenderti per i fondelli e smettila di sognare il culo della Canalis, perché solo un chirurgo ti potrà (forse) aiutare. Se vuoi essere come loro, cerca di allenarti come loro. Non quanto loro, ma come loro: potrebbe essere un buon inizio.
Buon allenamento e… occhio ai soldati del CrossFit!